lunedì 31 ottobre 2016

I Trombini Perugina

I TROMBINI PERUGINA

“Un bacio è un apostrofo rosa tra le parole t'amo” “Amore non è guardarci l'un l'altro, ma guardare insieme nella stessa direzione” sì va bene sono belle frasi, ma che palle. Sinceramente i Baci Perugina hanno un po’ stancato con le loro frasi alla melassa, ti sale la glicemia solo a leggere la frase già prima di mangiare il cioccolatino. Ovviamente anche alla Perugina si devono essere resi conto che la cosa si stava facendo noiosa e ripetitiva ed hanno provato a correre ai ripari con: “i biglietti più belli scritti da voi”…
Terrore e spavento.
Roba del tipo “mi basta guardarti negli occhi e iniziare a volare” o “il mio mondo è il sorriso sulle tue labbra…”. Ma davvero qualcuno trova queste frasi romantiche? Cioè se escludiamo i sedicenni in piena tempesta ormonale che per scopare imparerebbero a dire “sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa” al contrario e ruttando (che poi mi chiedo perché dovrebbero farlo), comunque escluso questi davvero qualcuno si sente smosso o ispirato al romanticismo da queste pochezze?
Ovviamente no, per questo Perugina ha abbandonato anche queste frasi e si è affidata ad un giovane poeta che sa parlare al cuore dei giovani: Fedez. Ci rendiamo conto? FEDEZ. Le frasi d’amore sono pezzi delle canzoni di Fedez, roba del tipo: “il silenzio fa rumore quando è il cuore a parlare” o “fuori è magnifico, sì ma tu un po’ di più”. Chiedere a Fedez di scrivere frasi d’amore sui Baci è come chiedere all’imbianchino di casa mia di restaurare la Cappella Sistina. Certo è anche bravo nel suo e nel bagno mi ha fatto uno spatolato che levati, ma sinceramente non ce lo vedo proprio.
No via la Perugina a mio avviso deve osare, deve cambiare rotta, deve provare a fare qualcosa veramente di rottura. Non le chiedo di cambiare prodotto o di stravolgerlo, ma di farne uno nuovo da affiancare ai tradizionali e un tantino noiosi Baci, che si rivolga a giovani coppie dinamiche che hanno conati di vomito a leggere le frasi di Fedez. La mia proposta è i “Trombini Perugina”. Come fare il cioccolatino dentro non mi interessa, questo son bravi da soli a farlo. L’innovazione che propongo è nella confezione.
In pratica dividiamo questi Trombini in due sottocategorie, gli “Zozzini” e i “Kamasutrini”.
I primi contengono le frasi tipiche dei giovani di ora, quelle con cui ci si offre o si chiede qualcosa all’altro sesso, cose del tipo “ora girati che si fa da dietro”, insomma che strizzi l’occhio a un nuovo romanticismo. Che poi la figata è che potrebbero essere differenziati da regione a regione con le varie inflessioni dialettali. Ciò consentirebbe di avere molte più frasi, di avere un pubblico destinatario ben definito e scatenerebbe i collezionisti a cercare le varie versioni.
Immaginatevi a Firenze un “mettiti a buco pillonzi” o ad Arezzo un “acoviti che ti inzoprello” o ancora nella patria per eccellenza della poesia contemporanea che è Livorno con frasi del tipo “te lo butto nel caapranzi di brutto”. Sarebbe un tripudio, un successo assicurato, si tratta solo di vincere magari quelle iniziali resistenze che tutte le grandi rivoluzioni devono travolgere.
I secondi invece sarebbero muti ma con disegni che suggeriscono le posizioni per un sano e divertente quarto d’ora di ginnastica a due… vabbeh facciamo 5 minuti sigaretta compresa. Comunque sia ho già pronta anche la pubblicità, provate ad immaginarvela, una giovane coppietta a letto che discute:
“allora che si fa?” chiede lei con sguardo sognante
“io sarei anche per trombare” si sa gli uomini non hanno particolarmente tatto in questi frangenti
“hmm proprio della gran poesia, sarei per candidarti al Nobel per la letteratura con Bob Dylan” risponde lei acida
“hai ragione scusami” nel dubbio lui sa che è sempre un bene scusarsi
Dopo circa 35 secondi di silenzio lui continua
“ma quindi non si tromba?”
“ecco, se anche avessi avuto voglia, ormai me l’hai fatta passare del tutto. Buona notte” lei si gira e si addormenta.
La sera dopo il copione si ripete ma questa volta lui ha seguito il consiglio di un suo amico più furbo per cui:
“allora che si fa?” dice lei con aria sempre sognante, ma decisamente meno del giorno prima
“non so” dice lui vago “ti andrebbe di provare un nuovo cioccolatino della Perugina?”
“la Perugina ha fatto dei nuovi cioccolatini?”
“sì certo, si chiamano Kamasutrini, sono squisiti”
“Kamasutrini? Ma è un nome delizioso. Cosa significa?”
“ah non ne ho proprio idea” dice lui sornione, dopo di ché prende un cioccolatino e lo porge a lei, lei lo apre, assaggia la cioccolata e vede che al posto di una terrificante frase di Fedez c’è un grazioso disegno di due che si ingroppano come se non ci fosse un domani. Sorride spenge la luce ed il resto possiamo immaginarlo da soli.
Insomma questa è la mia idea per una nuova serie di cioccolatini della Perugina, se pensano che l’idea sia valida e vogliono chiamarmi per svilupparla sono disponibile, per evitare però che mi freghino l’idea si sappia che “Trombini”, “Zozzini” e “Kamasutrini” sono nomi che ho già registrato.

Intanto mentre aspetto il contratto faraonico che mi proporranno “aperc arpac al acnap al ottos apnac arpac al acnap al arpos”, il rutto dovete immaginarvelo finché non imparo a mettere il sonoro.

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