Di disturbi,
psicopatie e problemi vari
“Eh mi fa male la gamba” è questa la risposta che do più di
frequente. Il problema è che non esiste una vera domanda a cui abbinare questa
risposta, è più un riflesso condizionato, una cosa che si dice d’istinto per
rispondere ad uno sguardo interrogativo che chiede più spiegazioni di mille
domande dirette. Questo perché effettivamente sto camminando in maniera strana,
con passi di ampiezza diversa e dopo questa domanda il mio camminare diventa
inequivocabilmente ancora più “sgradevole” e claudicante perché devo tener
conto contemporaneamente sia di ciò che ho appena detto che del mio obiettivo
principale che non ho ancora del tutto abbandonato. Anzi forse mi è ancora più
caro di prima dato che per raggiungerlo ho appena fatto una figura di merda.
L’obiettivo è quella fottuta striscia bianca sull’asfalto lì a 20 metri, mi
guarda, mi sfida, mi lancia occhiatacce e mi dice “tanto non ce la farai a
scavalcarmi con la gamba sinistra”, ma io non cedo, non voglio cedere, la
striscia precedente l’ho passata con la destra, non posso passarne due di
seguito con la stessa gamba, mi toccherebbe poi trovarne due da sorpassare con
la gamba sinistra e so per certo che non ce ne sono altre due lungo il mio
tragitto. All’inizio avevo erroneamente pensato che tenendo un’andatura
regolare mi sarei trovato perfettamente di fronte alla linea ed il mio piede
sinistro l’avrebbe sorpassata in scioltezza, ma ulteriori calcoli in fase di
avvicinamento mi hanno mostrato l’errore di partenza, i passi si fanno via via
più brevi, ricalcolo…, no niente ancora non ci siamo accorcio ancora l’ampiezza,
ricalcolo… peggio mi sento, con passi più brevi il calcolo si fa più difficile,
devo aumentare l’ampiezza. Ma di quanto? Ogni calcolo successivo si fa più
complicato, l’ampiezza dei miei passi varia ogni due e vedo che un signore
accanto mi osserva interrogandosi se stia bene o no. È lì che la risposta non
può essere “sto solo cercando di arrivare con la gamba giusta alla striscia”
perché altrimenti sembrerei ancora più strano di quello che sono per cui
l’unica è fingere un dolore alla gamba che giustifichi questo mio camminare.
Ovviamente i più sciocchi e superficiali potrebbero invece
domandarsi “per quale motivo devi superare una striscia con un piede e una con
l’altro?”, è ovvio, se le passi tutte e due con lo stesso piede quello si
“gonfia”, è diverso dall’altro. Si sente proprio lui a disagio e mi urla di non
fargli più passare strisce per primo. È come quando sali i gradini due a due e
sono dispari…. Come cazzo si fa a fare rampe di gradini dispari. I gradini
dovrebbero essere pari in ogni rampa per legge. Se sono dispari una gamba ne
risente perché alla fine sale un solo gradino e se invece c’è una rampa
successiva ti tocca sperticarti in maniera assurda per fare il primo gradino
della rampa successiva con lo stesso passo dell’ultimo della precedente. Tra
l’altro in quella situazione se ti vedono non ci sono scuse che reggano,
infatti io mi lancio a terra e fingo un attacco epilettico, lo trovo più
dignitoso. Oppure come quelle scale con gradini stupidamente larghi per cui non
ce la fai a salire un gradino a ogni passo ma non ce ne entrano due per cui ti
trovi a salire sempre con la stessa gamba. Ne conto 5, faccio tre passi e via 5
con l’altra… ma se non sono multipli di 5? Gli ultimi li salgo a corsa a grandi
falcate cercando di perdere il conto in modo da non dover pensare che magari il
numero totale era divisibile per 4.
Capisco che siano cose “delicate” e che raccontarle possa
farmi passare per pazzo, è per questo motivo che non dico mai a nessuno del
filo che ho dietro attaccato alla schiena perché sarebbe ancora peggio. Ricordo
ancora quando parlandone con un collega mi disse: “certo che sei strano a fare
queste cose” avrei voluto dirgli che era vero, che anche io me ne vergognavo ma
non riuscivo a smettere, poi però vedendolo fare incredibile attenzione a non
pestare le vie di fuga delle mattonelle 60x60 ho pensato che probabilmente sono
strano ma sono meno solo di quello che pensassi.
Straordinario! Cercherò di leggerti più spesso.
RispondiEliminaL'orologio è impostato sull'orario di New York? :D
Eliminanon farmi domande a cui non sono in grado di rispondere.
EliminaSei forte.
RispondiEliminaahaha grazie. detto da te poi vale doppio.
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