martedì 7 febbraio 2017

La patata e il broccolo

LA PATATA E IL BROCCOLO


“Ti dispiace se parliamo e facciamo finta di conoscerci?”
Era una ragazza decisamente carina, erano le 10:00 la sera ed eravamo in una stazione della metropolitana di Milano.
“C’è un tizio strano che mi segue e ho un po’ paura”.
All’epoca avevo 28 anni, capelli corti, barba fatta e andavo a lavoro in giacca e cravatta per cui potevo sembrare una persona affidabile, mi succedesse oggi la ragazza andrebbe dal tipo strano dicendogli che le faccio paura. Comunque fosse.
“Sì certo nessun problema figurati”
Iniziammo a parlare del più e del meno, oltre a essere carina era anche simpatica.
“Ma sei toscano? Adoro il dialetto toscano”.
“Non esiste il dialetto toscano rincoglionita. In toscana parliamo tutti in maniera diversa. Confondere un grossetano con un fiorentino è un’offesa e farlo con un pisano e un livornese può far volare le coltellate” esclamai sferrandole una violenta testata sul naso. Ovviamente tutta questa parte si svolse nella mia mente, nella realtà finsi un sorriso e mi limitai ad una risposta del tipo:
“ahaha mi fa piacere. Se vuoi ti dico qualche frase tipica del mio dialetto”.
Salimmo sul treno e l’accompagnai fin dove potevo. Me lo avesse chiesto l’avrei accompagnata fino all’ultima fermata della linea verde, ed eravamo sulla rossa. Ci salutammo senza scambiarci i numeri di telefono con lei che mi diceva:
“Dai speriamo di rivederci presto”.
“Speriamo”.


Stavo dormendo in metropolitana, il mio corpo intuiva dalle frenate in quale stazione eravamo. Ormai conoscevo tutte le fermate della metro, in particolare tutte quelle tra “Milano fiera” e “Bisceglie”. In effetti erano l’unica cosa che conoscevo di Milano oltre a l’appartamento dove dormivo e gli uffici dove lavoravo.
Mi girai e vidi che la ragazza seduta accanto a me stava leggendo un libro che avevo letto.
“Ah, forte l’ho letto”.
“Davvero? E che te ne pare” mi chiese.
La guardai negli occhi. Valutare le ragazze per il loro aspetto fisico è una cosa vergognosa e sbagliata ma lei era davvero una delle ragazze più brutte che avessi mai visto. Fortunatamente ad un aspetto non particolarmente gradevole si sposava un carattere noioso e pesante. Mi attaccò un bottone infinito su una serie di argomenti inutili e noiosi. Chi mi conosce sa che è quasi impossibile essere più chiacchierone e noioso di me. Beh lei ci riusciva.
“Ah ma sei toscano? Adoro il dialetto toscano”
“Il dialetto toscano non esiste. Parliamo tutti differentemente e paragonarci è offensivo”.
Mi alzai ed uscii dalla metropolitana anche se non era la mia stazione con lei che mi diceva:
“Dai speriamo di rivederci” ed io che mi sfregavo potentemente i coglioni.

A questo punto, secondo voi, quale è la ragazza che ho rincontrato almeno 5 volte su quel maledettissimo vagone della metropolitana nell’anno in cui ho vissuto a Milano?


Esatto!

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